Economia

Scuola, al via i trasferimenti di 200 mila docenti su tutto il territorio nazionale

11 aprile 2016 - 18.33
(Teleborsa) - Parte oggi la mobilità nazionale che quest’anno, a seguito della Buona Scuola, coinvolgerà almeno 200 mila docenti.

Le operazioni si svolgeranno in due fasi distinte: nella fase A, al via oggi, si effettueranno i trasferimenti dei docenti all'interno delle singole provincie, con la consueta mobilità da scuola a scuola. Nella seconda fase (B, C e D), che rappresenta la mobilità straordinaria prevista dalla Legge 107/15, si effettueranno i movimenti dei docenti tra provincie, con trasferimenti tra ambiti territoriali, sulla base dei posti liberi su tutto il territorio nazionale.

Il giovane sindacato della scuola, Anief, sottolinea che viene confermata la previsione legislativa che discrimina i docenti in base all'anno di assunzione (prima e dopo il 2014/2015) e l’ipotesi contrattuale che garantisce la titolarità soltanto per i movimenti comunali, provinciali, nel primo ambito territoriale a livello interprovinciale dai docenti assunti entro l’anno scolastico 2014/2015 e per i neo-assunti. Inoltre, continua l'Anief, il modello prescelto "danneggia ancora i docenti assunti dal piano straordinario in fase B/C da GaE o dalle Graduatorie di merito" e "apre le porte alla successiva chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici, che potranno intervenire nell'assegnazione del personale per tutto l’organico dell’autonomia, comprensivo di posti comuni, di sostegno e di potenziamento".

"Quello scelto dal Miur, con il consenso dei sindacati maggiori – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief – fa cadere in modo definitivo la titolarità dei docenti". Per la prima volta nella storia della scuola pubblica italiana, "avremo un nuovo insegnante: il docente nomade", inserito nella "riserva indiana nazionale" dell’ambito territoriale sottoposto alla transumanza triennale. "Con la funzione docente che non avrà purtroppo più alcun significato".

Secondo il sindacalista, "a colpire è, poi, anche e soprattutto l’esclusione dal piano straordinario sulla mobilità degli insegnanti di sostegno", ancora sottoposti al vincolo quinquennale contro la previsione legislativa, ma anche contro le prime pronunce dei giudici che riconoscono il servizio prestato sullo specifico posto prima della nomina in ruolo. A tal proposito, Pacifico fa sapere che "l'Anief ha attivato uno specifico ricorso e mette a disposizione il modello di domanda cartacea integrativa da inviare al Miur".
Servizio a cura di Teleborsa

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