Una sentenza disposta dal Tribunale del Lavoro di Roma impone al Miur di corrispondere a ben 8 docenti il riconoscimento della violazione dei loro diritti. Tale violazione si traduce con un abuso di precariato. Gli otto docenti avevano tutti rapporti di lavoro precari che duravano da più di 36 mesi. In realtà alcuni di loro lavoravano anche da 10 anni con contratti precari. Questo abuso di precariato si è potuto arrestare grazie all'Anief che ha presentato i ricorsi e grazie al Tribunale del Lavoro di Roma che ha riconosciuto una violazione delle norme comunitarie.Vediamo nel dettaglio in cosa consiste l'intera situazione.

Ricorso Anief: rimborso dal Miur per 8 docenti

L'Anief ha affermato trionfante che il Tribunale del Lavoro di Roma ha riconosciuto come lesa la professionalità di 8 docenti. Più che la professionalità è stato però lesoun diritto contrattualepresente all'interno del contrattodocenti. In base a quanto sancito dalla Corte Costituzionale ed in linea con la legge 1999/70/CE, i dipendenti pubblici non possono essere assunti con contratto di precariato per un periodo superiore ai 36 mesi. I docenti che si sono visti riconoscere l'abuso di precariato perpetrato a loro danno si vedranno accreditato un importo complessivo di 100mila euro. All'interno di questo importo sono stati calcolati i mancati scatti d'anzianità ed un importo pari a 37 mensilità corrispondenti al medesimo importo dell'ultima mensilità.

Questa forma di risarcimento è stata applicata ad ogni docente.

Miur obbligato a pagare anche le spese legali

Il Miur è stato altresì obbligato a farsi carico delle spese legali dei docenti per un importo complessivo superiore ai 7.600 euro. Non da meno il Tribunale ha definito l'operato del Miur con le seguenti formule giuridiche: "Contratti illegittimi e reiterata forma di sottoscrizione degli stessi".

L'Aniefauspica che quello che è accaduto a questi 8 docenti non debba essere nuovamente vissuto da altri docenti precari. Chissà se nel frattempo altri docenti non si siano riconosciuti nella medesima situazione degli 8 colleghi e non decidano di procedere nello stesso modo.