Scuola

Concorsone, Anief: "Ammessi con riserva i laureati"

Decisione favorevole a chi ha completato gli studi universitari ma non ha l'abilitazione. Potranno sostenere la prova scritta per la scuola elementare anche i diplomati magistrati a indirizzo linguistico

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Contrordine: dopo il niet del Tar, il Consiglio di stato ammette al concorsone della scuola anche i semplici laureati senza abilitazione. E non solo. Potranno sostenere la prova scritta del concorso di scuola elementare, il prossimo 31 maggio, anche i diplomati magistrali a indirizzo linguistico, esclusi come i colleghi in possesso soltanto della laurea dai bandi del concorso che assegnerà 63.712 cattedre. E se la prova è già stata svolta ieri, occorrerà che il ministero dell'Istruzione si attrezzi per farla recuperare ai destinatari del provvedimento dei giudici amministrativi. Un bel pasticcio perché - se ci fossero esclusi tra le classi di concorso svoltesi ieri - si rischia di mandare all'aria tutto.

La notizia, dopo le ordinanze del Tar Lazio che avevano rigettato la richiesta degli aspiranti docenti, nelle stanze di viale Trastevere arriva come una doccia gelata. La novità, dopo l'avvio di ieri senza intoppi, potrebbe creare infatti più di qualche problema alle commissioni giudicatrici dei concorsi. Perché, a questo punto, da lunedì prossimo avrà diritto di sedersi davanti al computer anche chi ha presentato la domanda cartacea e potrà produrre alla commissione la copia della sentenza dei giudici amministrativi che hanno concesso loro l'ammissione con riserva allo scritto. Nelle scorse settimane, per la verità, i funzionari degli uffici scolastici regionali hanno predisposto apposite aule per gli "eventuali" ammessi con riserva.

Ma i numeri sono piuttosto incerti: quanti saranno gli ammessi con riserva che si presenteranno nei giorni delle prove? Ci sarà un computer per tutti? Si parla di qualcosa come 20mila ricorrenti, ma per qualche sindacato sarebbero molti di più. Anche se gli organizzatori del concorso un'idea di massima ce l'hanno, perché tutti coloro che si consideravano a torto esclusi dal concorso sono stati invitati dai sindacati a presentare domanda cartacea e non online come era previsto per i colleghi regolarmente in possesso dell'abilitazione all'insegnamento. Ma nei calendari delle prove scritte di ieri i nominativi dei ricorrenti non figuravano. Semplice dimenticanza? Cosa accadrà da lunedì prossimo, quando riprenderanno le prove scritte con l'Italiano alla media e al superiore, il Disegno artistico e modellazione in mattinata e altre tre classi di concorso nel pomeriggio?

L'Anief, che ha patrocinato più di 25 mila ricorsi, rileva che i laureati hanno ora diritto a partecipare a tutte le prove "ma a vedersi riconosciuto l'inserimento nelle finali graduatorie di merito soltanto dopo il definitivo pronunciamento, se favorevole, del giudice amministrativo". "E' l'ennesima prova - commenta il presidente Marcello Pacifico - che l'azione legale intrapresa con il patrocinio degli avvocati F. Ganci e W. Miceli, per migliaia di candidati esclusi, ha e aveva le sue ragione giuridiche. Finalmente ora deve essere dato spazio al merito, alla valutazione delle prove e dei curricula in un concorso che è stato definito da molti una truffa. Nei prossimi giorni, renderemo note tutte le iniziative ulteriori legali per consentire a tutti i ricorrenti di partecipare alle prove dopo i ripetuti dinieghi del Tar Lazio".

Intanto i giudici di Palazzo Spada hanno ammesso nelle graduatorie ad esaurimento i diplomati magistrali - spiegano Anief e gli avvocati - con titolo acquisito prima del 2001, che per una stranezza tutta italiana con quel titolo sono stati ammessi al concorsone del 2016 senza però avere accesso alle liste provinciali dalle quali si attinge metà dei posti da assegnare ogni anno per le immissioni in ruolo. Per fare parte delle quali il titolo di accesso è sempre il medesimo.
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