Concorso scuola 2016 / Prove scritte, Giannini: “revoca? Bisognerebbe cambiare Costituzione”. Tracce e risultati (Miur news, oggi 6 maggio)

- La Redazione

Concorso scuola docenti 2016, prove scritte fra tracce, soluzioni, argomenti e info risultati di oggi 6 maggio 2016. Le ultime notizie dal Miur, il ministro Giannini sul caso ricorrenti

scuola_esame_nuova_r439 Concorso Scuola 2016 (Infophoto)

Dopo le numerose polemiche sul concorso scuola docenti 2016 ricevute dai sindacati e dalle associazioni di categoria, risponde per l’ennesima volta il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini: a margine della riunione The State of the Union, il titolare del Miur ha risposto ai giornalisti che ponevano le questione sollevata dai sindacati di “revocare immediatamente il concorso scuola”. «Ai sindacati che chiedono la revoca del nuovo “concorsone” per il reclutamento di insegnanti rispondo che per poterlo fare bisogna cambiare la Costituzione. La nostra Carta prevede per diventare insegnanti, così come per qualsiasi comparto pubblico, prevede una selezione nazionale che si chiama concorso», risponde in maniera netta il ministro Stefania Giannini. Proprio oggi era arrivata la richiesta in pressione di Anief sulla risposta del Tar per circa 25mila docenti ricorrenti che attendono una posizione certa sulla possibilità o meno di partecipare al concorsone. 

C’è attesa, sui ricorrenti del concorso scuola 2016, per la decisione del Tar del Lazio, dopo il respingimento da parte del Consiglio di Stato dell’appello presentato dal Miur. Il ministero dell’Istruzione aveva presentato appello per il riesame dell’ordinanza con cui il Consiglio di Stato aveva accolto l’istanza dei docenti laureati esclusi dal concorso scuola 2016. Il sindacato Anief sottolinea, come riporta OrizzonteScuola, che “la preoccupazione del Miur è che potrebbero partecipare alle prove scritte gli altri 25mila che hanno presentato domanda”. E il presidente Marcello Pacifico dichiara: “Ora il Tar Lazio prenda atto degli orientamento del CdS e accolga le richieste cautelari nei giudizi pendenti il 19 maggio prossimo e si predispongono sessioni suppletive. Si dia serenità a chi deve sedersi per vedersi misurato il merito poi il ricorso si celebri nei tribunali senza più clamori mediatici o pressioni di qualsiasi sorta”.

Ancora polemiche sul concorso scuola 2016 le cui prove scritte si stanno svolgendo in questi giorni. Per lo svolgimento delle prove i docenti di alcune regioni sono costretti a spostarsi. Per quanto riguarda la Sardegna il deputato sardo di Sinistra Italiana, come riferisce OrizzonteScuola, ha presentato una interrogazione parlamentare per richiedere risarcimento e indennizzo economico per i precari che si sono dovuti spostare. Michele Piras dichiara infatti: “Da Frosinone a Nuoro in 18 ore: è scandaloso il trattamento riservato agli insegnanti sardi e presenta i tratti di una palese discriminazione. E’ una prova selettiva quantomeno singolare, imposta a persone pluriqualificate, che in questi anni hanno sacrificato tempo e risorse economiche nella formazione e nei vari corsi abilitativi richiesti. Mancava solo che ai docenti sardi si imponesse un concorso dislocato geograficamente in mezzo Paese, generando costi esorbitanti, problemi logistici assurdi e condizioni di difficoltà persino nella gestione familiare”.

È tornata a parlare il Ministro Stefania Giannini sul concorso scuola docenti 2016 dopo che le prime prove scritte sono passate davanti a polemiche, discussioni e il sempre presente caos dei ricorrenti che non lascia tregua a Miur e Usr per quanto riguarda il calendario ufficiale delle prove scritte. In attesa di nuove tracce e quesiti per le prove di oggi, la polemica nata ieri riguarda proprio una frase rilasciata dalla Giannini a margine della presentazione di un concorso di idee innovative per 52 scuole in tutta Italia. «Non ho nessuna segnalazione di sofferenze, di difficoltà particolari: ci sono però 93 prove e servono quindi tante commissioni e certamente agli uffici scolastici regionali è richiesto un grande impegno. È un concorso pesante e dunque riteniamo che meriti uno sforzo in più», riferendosi al raddoppio del compenso dei commissari deciso dal Governo Renzi due giorni fa. Per sopperire alla mancanza di commissari per la selezione, alcuni Uffici scolastici regionali stanno procedendo a nomine d’ufficio e anche per chi non ha 5 anni di ruolo. A comunicarlo è la Tecnica della Scuola. Sul quotidiano della scuola online si legge infatti che a Roma “nei giorni scorsi i dirigenti dell’Usr hanno dato mandato agli impiegati di contattare direttamente le scuole dove operano i docenti delle classi di concorso rimaste sguarnite di commissari: una volta raccolta la disponibilità dei docenti, si è quindi chiesto loro di presentare domanda”. Secondo il titolare del Miur, «ad oggi sono 11 i ricorrenti ammessi a sostenere le prove del concorso scuola docenti», anche se i sindacati e il Tar starebbero per presentare molti più ricorrenti con diritto di partecipare al Concorso scuola docenti 2016. Come si risolverà la faccenda?





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