Dopo la riunione di due giorni fa tra Miur e sindacati, finalmente si è arrivati allo sblocco delleassunzioni degli Ata:ecco cosa è emerso e qual è la situazione al momento.

La Giannini ha richiesto le assunzioni

Il ministro Stefania Giannini,secondo quanto è stato comunicato,avrebbe già scritto a Marianna Madia, per mettere sul tavolo delle assunzioni non più 6 mila posti vacanti, ma quasi 7 mila: di questi posti, nessuno è andato al personale in esubero delle province (1.644 dipendenti). L'Anief, al tempo, si era subitodata da fare,perché riteneva ingiusta questa misura alla luce del numero dei posti delle province e dell'elevato numero diposti vacanti esistenti sul territorio nazionale, quasi 28 mila posti liberi di personale Ata.

Il danno economico e alla carriera dei migliaia di lavoratori precariAta è statoevidenziato dai sindacati.Ecco cosa ha detto, Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a riguardo:"gran parte delle supplenze annuali conferite al personale Ata è su posto privo di personale di ruolo (...) le immissioni in ruolo, che non possono essere più procrastinate" sono "molte di più di quelle indicate dal Ministero di Viale Trastevere”.

Riguardo la decorrenza giuridica da settembre 2016, Pacifico ha evidenziato che l'Anief ha fatto un ricorso al Tar, proprio sulla mancata stabilizzazione del personale Ata a settembre 2015, in attesa di quella che era stato definito un improbabile passaggio dei dipendenti soprannumerari delle province sui posti del personale Ata, e difatti come previsto tale passaggio non c'èstato, anche per questo il giovane sindacato chiederà idanni per la mancata assunzione.

Disattesauna legge

E gli altri?Anief ribadisce che la posizione dell’Italia, per l'abuso dei contratti a termine,è ancora al vaglio della Commissione Europea.Per il personale Ata non c'è stato nessun piano di assunzioni, come quello realizzato per il personale docente su ambito nazionale.

E c'è di più, esiste un'altra legge che riguarda il personale Ata, che non è stata mai applicata: il Ministro Maria Chiara Carrozza aveva realizzato un piano di assunzioni che riguardava anche il personaleAta, non solo i docenti, per gli anni 2014-2016nella l.

128/2013, dove all'art. 15 era prevista l'assunzione anchedei dipendenti diquesta categoria sui posti vacanti e disponibili.

Niente di tutto ciò è stato messo in atto. AlpersonaleAta, la categoria più bistrattata della PA, che ha subito negli ultimi tre anni 50 mila tagli,non si fa che prometteree disattendere le promesse,creando illusioni; da una parte si illudono di anno in anno migliaia di aventi diritto al ruolo e dall'altro si tolgono diritti, togliendo posti di lavoro.

Comunque a tutt'oggi i posti vacanti e disponibili ci sono e sono più di 7 mila, perché non fare un piano nazionale di assunzioni? Altri posti disponibili potrebbero esserci dopo la mobilità del personale Ata.