Caos bonus, sindacalisti pronti alla diffida
Chiesto un tavolo di confronto sui criteri per distribuire gli assegni ai docenti. E la polemica s’infiamma
«Gli studenti improvvisano giudizi per decidere il bonus economico ai professori». Scuole al voto a ruoli invertiti per attribuire l’assegno di premialità 2016 ai docenti della buona scuola (valore medio 2 mila euro lordi): non ci sta la docente di tedesco Rossana Casadio. Gli studenti in un paio di superiori a Pordenone e Sacile hanno fatto le “primarie” su schede di giudizio (anonime) per ogni insegnante (nome in chiaro). «Sono stati formati gli studenti – si chiede Casadio – per esprimere giudizi sui professori?». L’operazione “voto” ha scatenato tensioni.
La polemica. Alcuni docenti sono sul piede di guerra e i sindacalisti si dicono pronti alla diffida. Mario Bellomo, vertice della Flcgil, vuole vederci chiaro: «L’invito spedito a 25 dirigenti pordenonesi è quello di aprire un tavolo di confronto sul bonus docenti – ha dichiarato Bellomo, che ha firmato l’atto con i rappresentanti di Cisl, Uil, Gilda, Snals –. Il primo a rispondere è stato Claudio Morotti, che dirige l’istituto comprensivo a Sacile. Apertura al dialogo anche all’istituto comprensivo di Azzano Decimo: ma gli altri?». Le commissioni di valutazione sono al lavoro, poi l’ultima parola sarà dei dirigenti, per premiare i bravi insegnanti con il mini assegno.
La lettera. «Sull’attribuzione del fondo alle scuole – è il preambolo della lettera sindacale a 25 capi di istituto – chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto sul “bonus” agli insegnanti previsto dalla legge 107/2015». Il valore medio del bonus assegnato agli istituti si aggira su 23 mila euro lordi, poi le differenze sono conteggiate sull’organico di ogni scuola. «Un mini tesoretto di 23 mila euro rischia di far scoppiare guerre fratricide – ha previsto Bellomo –. Per evitare ricorsi e denunce ci auguriamo che i dirigenti aprano un tavolo per decidere come distribuire il bonus. Corre voce che un dirigente abbia sollecitato on line il gradimento rivolgendosi ai genitori. Proposta da cestinare».
Il referendum. Il tuo professore ti coinvolge? É preparato? É motivato? Dimostra attenzione agli studenti? Sa tenere la disciplina? Domande a gogò nelle superiori pordenonesi e di Bologna, Milano, Roma. Lo chiamano il referendum anonimo sui professori per dare un voto che avrà un peso nel decidere il bonus a chi sta in cattedra. «Ma dove sta scritto? – si chiede il sindacato Anief –. E chi dà voti ai dirigenti?».
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