Più responsabilità e meno soldi per i Dirigenti Scolastici. Lettera
Leggo che in Sicilia ci sono stati tagli agli stipendi dei dirigenti scolastici dai 2300 ai 4300 euro annui. Questo è già successo in Campania e può accadere anche in altre regioni.
Leggo che in Sicilia ci sono stati tagli agli stipendi dei dirigenti scolastici dai 2300 ai 4300 euro annui. Questo è già successo in Campania e può accadere anche in altre regioni.
Secondo l'ANIEF, ciò è dovuto al “ taglio irricevibile del Fondo Unico Nazionale , deciso dal Miur, con l'avvertenza che la Sicilia sconta una doppia penalizzazione: l'eliminazione di tale fondo, al pari delle altre regioni, ma anche il sistema di ripartizione del Fun tra le diverse regioni, che è penalizzante per la Sicilia, perché basato sul numero delle scuole anziché sul numero dei dirigenti in organico nella regione.”
E' sconcertante che lo stipendio dei docenti e dei dirigenti scolastici , così come quelli del pubblico impiego, siano fermi dal 2010 e non si parla di rinnovarli. Si fa la riforma della “Buona Scuola” che avrebbe dovuto dare più potere e più soldi ai dirigenti scolastici, tanto da scatenare da parte dei sindacati che difendono i docenti una campagna d'allarme esagerato contro “i presidi sceriffi”.
Al contrario ci sono stati date più responsabilità e meno soldi. Fa specie che i sindacati che dovrebbero difendere i dirigenti scolastici tacciano in proposito. Dobbiamo lavorare a luglio per dare il merito ai docenti. Dobbiamo tornare il 22 agosto per scegliere i docenti dagli ambiti territoriali. E tutto questo con meno stipendio di quanto ricevevamo prima.
In un periodo di crisi economica si accettano i sacrifici, ma solo se li fanno tutti. Quando invece si legge di certi privilegi che hanno i politici e certi dirigenti statali, allora si capisce che monta la rabbia e la protesta. Mi sa che noi operatori della scuola, docenti e dirigenti scolastici (ma comprenderei anche i sottostimati ATA) abbiamo fatto la fine dei capponi di Renzi: ci siamo beccati a vicenda, mentre i prepotenti e gli azzeccarbugli la vincono. Alla faccia di chi dice ipocritamente che l'istruzione è un obiettivo importante per la ripresa del Paese. Vogliamo i fatti e non le parole!
Eugenio Tipaldi
Dirigente scolastico