Bari

Scuola, in Puglia la beffa del concorsone: solo 3 cattedre per sessanta prof di arte vincitori

I docenti erano stati convocati a Bari da tutta la Puglia per firmare l'accettazione del ruolo dopo aver superato i test nazionali. Un problema che potrebbe riguardare anche le altre classi di concorso

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Vincono il concorso ma i posti non ci sono. Almeno per ora. Succede in Puglia per gli insegnanti di arte e disegno, ed è solo l'ultimo fronte della protesta del piano di assunzioni voluto dalla riforma della Buona scuola che lascia tanti scontenti.
Per i prof di disegno l'amara sorpresa arriva con una circolare, pubblicata  dall'Ufficio scolastico regionale. Con la precisazione. Dei sessanta docenti di disegno convocati alle 15 per firmare l'accettazione del ruolo, solo tre hanno realmente la cattedra disponibile.

"Un vero e proprio shock - raccontano i professori, riuniti su via Castromediano - visto che siamo venuti per festeggiare, da Lecce e da Foggia, e ci ritroviamo doppiamente beffati". Eppure i sindacati l'avevano constatato già da giorni: troppo poche le quattrocento nuove assunzioni in Puglia da concorsone e da graduatorie a esaurimento per dare una cattedra a tutti i vincitori della maxi selezione voluta dalla Buona scuola di Renzi.

"Noi siamo tra i più penalizzati", scuote la testa Enzo Berardi. Insegnante di disegno e arte, con sessanta suoi colleghi ha superato il concorsone per 85 posti. "L'avviso dell'ufficio scolastico ci convocava tutti per firmare l'accettazione del ruolo - racconta - e invece arrivati qui abbiamo scoperto che solo tre hanno la cattedra". Il resto dovranno aspettare il prossimo anno per l'assunzione. "Peccato che la graduatoria duri solo tre anni, e poi tocca rifare tutto - la denuncia - qualcuno ha fatto male i conti e ci ha costretti a una trafila inutile".


Il fronte della protesta potrebbe però non fermarsi agli insegnanti di disegno. Decine le segnalazioni da tutta Italia giunte al sindacato Anief, che ha avviato il ricorso al Tar Lazio contro il decreto ministeriale con cui il Miur "certifica la mancanza di disponibilità per tanti insegnamenti della scuola secondaria, di primo e secondo grado, per i vincitori del concorso". Secondo il sindacato la geografia delle cattedre disponibili sarebbe stata modificata dalla mobilità dei docenti di ruolo (soprattutto i cosiddetti 'nastrini rossi') e dalle conciliazioni disposte in seguito agli errori dell'algoritmo ministeriale. Protestano anche i precari delle Gae ('nastrini bianchi'), che sono tornati a chiedere attenzione al consiglio regionale.
 
 
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