Gazzetta di Modena

Modena

scuola, denuncia del sindacato anief

«Graduatorie, ancora pasticci: 150 docenti esclusi per errore»

«La buona scuola? Una farsa se non fosse una tragedia per migliaia di famiglie e centinaia di insegnanti rimasti sulla stessa barca di graduatorie fasulle». Il severo giudizio arriva dal segretario...

26 settembre 2016
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«La buona scuola? Una farsa se non fosse una tragedia per migliaia di famiglie e centinaia di insegnanti rimasti sulla stessa barca di graduatorie fasulle». Il severo giudizio arriva dal segretario modenese del sindacato autonomo Anief, Ioannis Lioumis, docente del liceo scientifico Formiggini di Sassuolo, che nei giorni scorsi ha bussato molte volte al Provveditorato trovando sempre la porta chiusa. «Se hanno fatto questo con un rappresentante sindacale potete immaginare che risposte hanno dato a colleghi che chiedevano spiegazioni - dice - Il fatto è che almeno 150 insegnanti di varie scuole modenesi si sono rivolti a noi per denunciare il mancato inserimento nelle graduatorie visto che avevano un diploma abilitante. Perciò, come nel resto d’Italia, abbiamo fatto appello al Consiglio di Stato. Non solo noi come Anief, si capisce, parliamo di migliaia di docenti. Bene, a tutti i modenesi che hanno fatto ricorso arriva l’accoglimento con obbligo del Provveditorato per l’inserimento in graduatoria con riserva. A Modena invece il Provveditore Silvia Menabue ha disobbedito ai giudici con la motivazione di non aver ricevuto istruzioni dal ministero. Però in altre province i colleghi non hanno avuto problemi. Di qui il ricorso al Tar che ci dà ragione su tutta la linea: reinserimento immediato in attesa del giudizio definitivo; solo a quel punto le autorità scolastiche provinciali si sono dovute adeguare riammettendo i colleghi in graduatoria per supplenze e ruolo».

Tutto a posto dunque? Una storia di ordinaria burocrazia andata a buon fine? Niente affatto, lo scontro si è inasprito. «Le graduatorie - conclude il segretario dell’Anief - sono state completate accumulando errori su errori. Diciamo che una buona metà è finita dentro senza tener conto del servizio svolto e dei titoli. Altrettanti sono rimasti fuori per gli stessi problemi. Bene, nel merito dei ricorsi la sentenza dovrebbe arrivare a marzo. Però da settembre e sino alla sentenza finale quei docenti hanno, in base ai loro meriti, il diritto ad avere ciò che gli spetta. In Provveditorato però vogliono la prova di forza: quando ho bussato ai vertici dell’Ufficio Scolastico Provinciale mi hanno chiuso la porta in faccia. “Non riceviamo il pubblico” hanno detto, anche se era orario di apertura. E poi nella convocazione delle nomine il 9 settembre, con docenti, sindacati e Provveditore, di fronte a graduatorie palesemente sbagliate l’unica risposta, anche da Cgil, Cisl e Uil, è stata quella che era tardi e che si doveva partire con le lezioni. Bene, ma le graduatorie seguono criteri di legge o sono proprietà privata di presidi e Provveditori vari? Oggi, a fine settembre, le graduatorie devono ancora essere rettificate». (s.c.)