PERUGIA - “L’Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari è pronta a un confronto serio con il Comune di Perugia sulle politiche abitative e ribadisce il proprio parere secondo cui questa amministrazione è contro i proprietari immobiliari di Perugia, nonché impegnata a difendere interessi diversi da quelli propriamente volti al bene comune e alla generalità dei cittadini”. Questa l’opinione espressa da Enzo Tonzani e Giacomo Iucci, rispettivamente presidente e segretario di Asppi provinciale di Perugia.

Parere ribadito dopo la recente presa di posizione del Sunia, sindacato degli inquilini della Cgil, rispetto a una clausola contenuta nel regolamento comunale per l’assegnazione degli alloggi popolari, che, secondo Asppi “ha portato involontariamente la posizione del sindaco di Perugia Andrea Romizi a favore degli interessi dei perugini. Per noi la verità è diversa”.

“Il Comune di Perugia e in modo particolare il sindaco Andrea Romizi – proseguono Tonzani e Iucci – sono stati più volte da noi sollecitati a un confronto chiarificatore in merito a un accordo denominato ‘Unifacile-affitto sicuro’, sottoscritto dal Comune stesso con l’Università degli Studi di Perugia e la Fimaa Confcommercio, che dovrebbe favorire gli studenti universitari. Questo accordo, tra i vari aspetti che riteniamo scorretti, obbliga i proprietari ad aderire a una delle agenzie immobiliari della Fimaa per poter pubblicizzare la disponibilità del proprio alloggio. L’incarico all’agenzia immobiliare comporta per il proprietario di dover corrispondere almeno una mensilità del canone pattuito, oltre a subire la ‘fantasiosa’ valorizzazione dell’immobile effettuata impropriamente in pieno contrasto con l’accordo locale per i canoni concordati, depositato presso il Comune di Perugia in conformità alla legge numero 431 del 1998 sulle locazioni abitative”.

“Il Comune di Perugia – proseguono da Asppi Perugia – è ‘sordo’ rispetto alla necessità di attuare una politica per favorire la stipula dei contratti a canone concordato. Infatti, l’aliquota Imu è al massimo consentito del 10,6 per mille. Di contro è previsto un bando annuale che consente il rimborso dell’Imu ai proprietari che presentano domanda sino alla concorrenza di una somma stabilita che prima dell’avvento del sindaco di Forza Italia era di 200mila euro mentre con l’ultimo avviso pubblicato, valevole per l’anno 2014, è diventata di euro 165 mila. Con buona pace del presidente di Confedilizia Perugia, Armando Fronduti, anche consigliere comunale, nonché presidente della prima Commissione consiliare comunale. Per inciso, Fronduti è la stessa persona che negli anni passati con la sua associazione sosteneva l’incostituzionalità dell’Ici. Per l’Imu al massimo, alza la mano con la maggioranza di destra contro i proprietari immobiliari”.

Giacomo iucci

Enzo Tonzani

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