Rispetto della normativa comunitaria

Anche a Bari l’Anief ristabilisce il rispetto della normativa comunitaria: il docente precario ha diritto alle progressioni stipendiali e all’integrale ricostruzione della carriera
Anche presso il Tribunale del Lavoro di Bari l’Anief ottiene un soddisfacente successo a tutela dei diritti dei lavoratori precari della scuola con ben quattro sentenze, di identico tenore, che riconoscono l’illegittimità dell’operato del MIUR nel non voler riconoscere ai docenti a tempo determinato le medesime progressioni stipendiali e i gli stessi diritti del personale assunto con contratti a tempo indeterminato. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Michele Ursini ottengono ragione in favore di 4 nostri iscritti con il pieno riconoscimento del diritto agli scatti di anzianità e all’immediato e integrale computo del servizio a termine ai fini della ricostruzione della carriera. MIUR condannato anche al pagamento di 6.800 Euro oltre accessori per le spese di giudizio. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Professionalità e merito non si possono riconoscere solo “a posteriori” dell’immissione in ruolo e i tanti lavoratori con contratto a tempo determinato hanno diritto ad essere retribuiti secondo la propria esperienza e gli anni di servizio già maturati; anche la Corte di Cassazione lo ha ribadito fermamente e noi, ancora più fermamente, continueremo a chiedere giustizia per i precari anche nelle aule dei tribunali”.