Bologna, 10 dicembre 2016 - In città tira una brutta aria. Dal 1° all’8 dicembre sono già stati cinque gli sforamenti dei limiti di legge delle polveri sottili oltre i 50 microgrammi al metro cubo, e negli altri giorni i dati sono stati molto vicini alla quota fatidica. Responsabile di questa situazione è il blocco anticiclonico che opprime il Nord e che fa sentire i suoi effetti soprattutto sulla pianura padana. «In queste condizioni – spiega Sandro Nanni, meteorologo dell’Arpae - si formano nebbie persistenti e la scarsa ventilazione favorisce il ristagno degli inquinanti nell’aria».
Lo pneumologo Alessandro Zanasi, presidente della sezione tosco-emiliana della Società italiana di pneumologia, studia da decenni gli effetti dell’inquinamento sulla salute.
Cosa sta succedendo in questi giorni?
«E’ una vecchia formula che conosciamo bene: traffico, riscaldamento e condizioni climatiche con assenza di pioggia e neve. Questa formula, che si ripete ogni anno, comporta un incremento della presenza di inquinanti nell’aria».
Quali sono gli effetti e i rischi?
«Occorre distinguere tra gli effetti cronici, dovuti all’esposizione continua per un lungo periodo di tempo, e determinano patologie croniche come enfisema, broncopneumopatia ostruttiva e neoplasie, e gli affetti acuti, dovuti a picchi di inquinanti. Questi colpiscono soprattutto le fasce deboli, come anziani, bambini, donne in gravidanza e soggetti affetti da patologie broncopolmonari e cardiache».
Come ci si può difendere?
«Innanzitutto, i soggetti appartenenti a fasce deboli dovrebbero sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale per aumentare le proprie difese durante la brutta stagione. Le infezioni vengono infatti complicate dall’inquinamento, che peggiora tutti i quadri infiammatori a livello respiratorio».
E nella vita quotidiana?
«Quello che possiamo fare è relativamente piccolo, ma comunque importante. Anziani e persone a rischio dovrebbero evitare di uscire se non c’è necessità. Per chi fa sport è sconsigliabile correre in ambito cittadino perché l’iperventilazione fa passare molta più aria nei polmoni coi relativi inquinanti; le comuni mascherine da corsia non servono a niente e non filtrano queste particelle. Evitare di portare i bambini sul passeggino in prossimità delle strade, perché le polveri si concentrano in basso. Aerare le case nelle prime ore del mattino».
E poi?
«Poi aspettare una bella pioggia...»
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