Le parigine

Camille Claudel in una di fotografia di César, 1884 ca
Chiara Pasetti |

«Com’era questa Parigi? Che nome imponente! […] Parigi, più vasta dell’oceano, brillava agli occhi di Emma in una atmosfera vermiglia». Così l’eroina di Flaubert, centosessant’anni fa, immaginava e sognava la capitale francese che oggi continua a conservare quel fascino di «piacere e di crimine» per più di ventotto milioni di turisti ogni anno. E in più, da sempre, Parigi è una città «femminile», per le donne straordinarie che vi hanno vissuto e lavorato soprattutto tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, nel momento della nascita delle avanguardie, e per la traccia indelebile che vi hanno lasciato.

A otto di queste grandi artiste è dedicata l’appassionata guida di Parigi scritta da Camilla Marini, che sceglie di far passeggiare il lettore lungo la Senna, a Montmartre, a Montparnasse e nei luoghi noti e meno noti della Ville Lumière con gli occhi di Camille
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata Suzanne Valadon ritratta da Pierre-Auguste Renoir in «La treccia» (Suzanne Valadon), olio su tela, 1885 ca La copertina del volume
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