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Scuola: la Cassazione riammette alle graduatorie Gae i docenti esclusi per non aver prodotto per tempo domanda d’aggiornamento

ROMA – Il combattivo sindacato Anief tutela da sempre i diritti dei docenti della scuola, in particolare quelli sacrificati dalla riforma della cosiddetta buona scuola di Renzi-Giannini, adesso man mano smantellata dal nuovo ministro Fedeli. Finora sono state promosse azioni efficaci sul piano giudiziario, molte sono state finora, ad esempio, le sentenze che hanno dato ragione a chi era stato trasferito a migliaia di chilometri lontano da casa, mentre altri erano rimasti comodamente a due passi dalla loro residenza.

Adesso si ha notizia che le tesi dell’Anief sul diritto al reinserimento dei docenti cancellati dalle Graduatorie a Esaurimento per non aver prodotto per tempo domanda di aggiornamento sono state confermate in pieno dalla Cassazione,che ha imposto al Miur il reinserimento dei docenti cancellati.

La Suprema Corte, infatti, ha stabilito che la trasformazione delle graduatorie dei docenti da Permanenti a Esaurimento esula da «qualsiasi intento di prefigurare l’esclusione dalle medesime quale conseguenza dell’omissione della presentazione della domanda di aggiornamento o conferma del punteggio», dunque il Ministero, con  i Decreti di aggiornamento delle GaE, ha agito in contrasto con la normativa di riferimento (art.1, comma 1bis, Legge 143/2004) interpretando  in forma restrittiva e lesiva dei diritti dei docenti che chiedevano di essere reinseriti la normativa intervenuta successivamente .

Dopo alcune sentenze controverse dei Tribunali del Lavoro e del Tribunale Amministrativo,  la Cassazione ha così chiarito la questione: il Miur ha agito contra legem e deve prevedere il reinserimento dei docenti cancellati. Ora -secondo il sindacato – il Ministero dell’Istruzione, per il prossimo aggiornamento delle GaE previsto per il 2018, dovrebbe reinserire tutti i docenti cancellati negli aggiornamenti precedenti per mancata proposizione della domanda.

«Avevamo ragione noi fin dall’inizio – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – e sin da subito abbiamo denunciato e combattuto l’illegittimità dell’operato del Miur che per troppi anni si è ostinato ad agire contra legem». Vedremo che cosa farà il Ministero, ma se non provvederà sarà certa l’instaurazione di nuovi procedimenti giudiziari.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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