Dirigenti scolastici, UDIR: negli ultimi quattro anni hanno perso tra il 15% e il 27%, 4.600 euro l’anno

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UDIR – Altro che aumenti: il Ministero dell’Istruzione ha tagliato negli ultimi quattro anni gli stipendi dei dirigenti scolastici italiani, con effetti più o meno pesanti a seconda delle regioni.

A livello nazionale, si va da un taglio del 15,60% nel 2012/2013 a uno del 26,65% nel 2015/2016. Il calcolo – spiegato in modalità analitica nel sito internet Governarelascuola – deriva dai mutamenti subiti dal Fondo unico nazionale, il cosiddetto Fun, degli ultimi quattro anni scolastici, a fronte dei tagli illegittimi effettuati dal Governo. Con alcune regioni, come la Sicilia, che hanno subito decurtazioni maggiori. Nel 2015/16, gli aumenti hanno “mascherato” le perdite stipendiali, che però non sono mancate.

Per i dirigenti scolastici, la perdita è strutturale e permanente: a “regime” avrà effetti non solo sugli stipendi futuri, ma anche sulla pensione e la buonuscita. La media dei soldi sottratti ai capi d’istituto italiani sfiora i 4.600 euro annui, pari a 353,66 euro mensili. Si tratta di cifre consistenti; Udir non starà a guardare: “andremo a chiedere al giudice quanto indebitamente sottratto, ma soprattutto andremo a chiedere la restituzione della perdita strutturale a titolo di elemento fisso dello stipendio”, dice Marcello Pacifico, segretario organizzativo della Confedir (cui Udir aderisce).

“Quei 350 euro al mese sottratti, ivi compresi gli effetti su pensione e buonuscita, nonché le perdite degli anni precedenti, verranno chiesti al giudice. Perché non è possibile continuare a prendersi responsabilità enormi, a partire dal fronte della sicurezza, non di rado pure intimidazioni, come accaduto nei giorni scorsi nel catanese, in cambio di umilianti retribuzioni, che addirittura ora arretrano pure anziché crescere”, conclude Pacifico.

Di questa ennesima ingiustizia, nei confronti dei dirigenti scolastici, oltre che dal carico di responsabilità, aggravato dalla Buona Scuola, a cui si aggiunge l’assoluta latitanza dello Stato nei confronti di chi ha l’onere di rappresentarlo nel territorio e che invece viene lasciato solo dinanzi anche di fronte alle minacce e percosse, il giovane sindacato Udir ha organizzato il Convegno su “Le tre RRR della Dirigenza. Rischi, responsabilità, retribuzioni”: si svolgerà a Catania il prossimo 14 marzo dalle 8.30 alle 18.00 – Plaza Hotel – Viale Ruggero Di Lauria, 43. Nel corso del convegno si parlerà, tra l’altro, dei crescenti carichi di lavoro, delle responsabilità enormi, degli spostamenti continui per raggiungere plessi e sedi scolastiche, aggravati dalla riforma Renzi-Giannini, sempre però in cambio di buste paga irrisorie. Udir al termine dei lavori del seminario, fornirà il modello di diffida per impedire tale decurtazione.

Al convegno del 14 marzo – promosso da UDIR e da EUROSOFIA – saranno presenti, tra gli altri, l’esperto in relazioni sindacali Pietro Perziani, sulla sicurezza Natale Saccone‎, il segretario organizzativo Confedir Marcello Pacifico, gli avvocati della rete legale del sindacato, dirigenti in servizio delle rispettive regioni. La partecipazione è gratuita e riconosciuta dal Miur. Per informazioni, si può contattare il 331.7713481. Per una consulenza gratuita, scrivere a [email protected]. Per aderire ai ricorsi su RIA, FUN, CIR consultare il sito internet www.udir.it. Per maggiori informazioni, anche sugli altri seminari già programmati in varie città italiane, vai al link.

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